Il ministro Musumeci ospite ad Atreju

"Per la messa in sicurezza dei territori il governo mette a disposizione risorse che non sempre diventano essenziali se non si hanno le idee chiare, con una programmazione razionale, seria e puntuale, ma soprattutto se non non c’è il pieno coinvolgimento dei cittadini. Serve anche  una profonda consapevolezza di chi giorno dopo giorno sul territorio ci vive e non percepisce il rischio, forse perché non si vede, forse perché non si sente o non fa odore. Invece il rischio è l’elemento con il quale siamo chiamati a vivere giorno dopo giorno in un terreno sempre più fragile e vulnerabile. E allora concentriamoci su 10 100 grandi opere essenziali per poter mettere in sicurezza il territorio e andiamo avanti con la prevenzione non strutturale: parliamo con i ragazzi delle scuole, spieghiamo quali sono i comportamenti da adottare quando si presenta il rischio. L’Italia come sapete è una terra dove i rischi naturali ci sono tutti: dal terremoto alle frane, dal rischio idrogeologico a quello idrico, dal maremoto, agli incendi fino alla desertificazione. Quindi dobbiamo necessariamente creare un humus culturale che in questo momento non c’è". 

Così il ministro per la  Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci ad Atreju, ospite del panel ‘Cambiamento climatico: oltre le ideologie’